I perimetri che ci circondano sono limiti da valicare più che spazi da abitare e la diffidenza verso lo spazio diventa prontamente diffidenza verso l’altro. Partendo da questi presupposti, il mio lavoro ha come obiettivo una riappropriazione dello spazio intimo attraverso l’osservazione e l’ascolto della percezione dei luoghi che ci circondano.
Daniele Spanò
La drammaturgia dei corpi che si muovono, in solitudine, all’interno di frammenti di spazio dal sapore rinascimentale (restituendo, a tratti, le geometrie di alcune opere quattrocentesche) sembra renderli inconsapevoli di dove si trovino, alla ricerca perenne di punti di riferimento spaziali ma soprattutto emozionali.
'Forgetful' appare come una silenziosa indagine all’interno di una dimensione sospesa tra interiorità ed esteriorità, tra ostacoli spaziali e incomunicabilità emotive.
Valentina Fiore
«The boundaries that encircle us are limits to be crossed more than areas to live in and the distrusttowards the space soon becomes distrust towards the ‘other’. Starting from these assumptions, my workhas the aim of regaining what is the ‘private – intimate’ quality of that same space through theobservation, the perception, maybe listening to those places that surround us».
Daniele Spanò
The bodies’drama moving alone into fragments of Renaissance style space - drawing, at times, 15th-Century pattern - seems to make them unaware of where they are, perpetually searching for spatial and emotional landmarks. Forgetful looks like a quiet investigation into a suspended dimension between inner and outer feelings, between spatial obstacles and emotional lacks of communication.
Valentina Fiore